HomeAbout MeGalleryDeviantARTBright SideLink . . .

     
 
       
     
 

 

Photo > Videogames <Back

 

- N.G. EVANGELION (MOVIES) -
ATTENZIONE: CONTIENE SPOLIER


Ho visto (e comprato) i DVD dei 3 film di Evangelion.
Avevo paura di cosa avrei potuto vedere, visto che amo così tanto la serie TV, ma alla fine ho fatto questo passo.
Prima, qualche considerazione tecnica.
1- Death & Rebirth è assolutamente inutile. Una presa in giro: ho buttato nel cesso 26 euro per vedere un riassunto della serie TV fatto abbastanza male (un montaggio così mal concepito non l'avevo mai visto), e l'inizio di The End of Eva. Non sapete quanto mi sono girate le scatole quando ho scoperto che i primi 20 e rotti minuti del The End erano identici a Rebirth!!!
Questa è una vera truffa, una mera operazione commerciale per spillarti dei soldi in più.
2- Il doppiaggio era una delle cose che più mi faceva paura: cosa sarebbe accaduto se le voci dei personaggi fossero state diverse dalla serie TV (visto che si tratta di due editori diversi)? Invece ho piacevolmente constatato che sono stati cambiati solo 3 doppiatori in tutto il cast: Misato (non è più Stella Musy), Kaworu (non è più Max Alto) e il capellone che lavora alla Nerv. Però sono state scelte tre voci molto somiglianti a quelle dei "vecchi" doppiatori italiani, quindi la differenza si nota davvero poco e non da fastidio.
Forse in alcune scene i doppiatori si impegnano un po' meno rispetto all'edizione Dynamic, ma per il resto è stato fatto un lavoro davvero notevole. Complimenti soprattutto ad Ilaria Latini, voce di Asuka, che è brava da star male.
3- L'animazione è spettacolare, non per niente si tratta di un lavoro di Production I.G. Capita raramente di vedere un anime così ben animato (scusate il gioco di parole), e credo che solo lo Studio Ghibli riesca ad ottenere standard migliori.
E ora veniamo alla recensione vera e propria.
Siccome sicuramente mi scapperà qualche spoiler, se non avete visto i film, non leggete oltre.
Considerando il solo The End of Evangelion, tanto come detto i due precedenti sono inutili, dico che è davvero bellissimo.
Impressionante ed angosciante sono i primi due aggettivi che mi vengono in mente. Ci sono alcune scene che, come si dice, "valgono il biglietto", come lo scontro tra gli EVA di serie e lo 02, con quella conclusione così tremenda... davvero da pelle d'oca quando Asuka sussurra "vi ammazzo vi ammazzo" riuscendo a far muovere la carcassa dello 02.
Shinji come al solito sarebbe da prendere a calci nel culo da mattina a sera, e complimenti a quella "santa" di Misato che, pur di dargli una scossa, gli promette addirittura una notte di fuoco! Chissà se l'avrebbe fatto davvero...
Il finale nella sua interezza e davvero shockante, e sarebbe una buona conclusione per la serie TV... se non esistessero già due perfetti episodi conclusivi. I fantomatici "vecchi" ep 25 e 26 (dico vecchi perchè The End of viene presentato proprio come fossero due nuovi episodi 25 e 26, anche se io per comodità continuerò a chiamare i due nuovi come "The End of" e i vecchi sempre come ep. 26 e 26).
Si, perchè nonostante The End sia bellissimo e angosciante, devo dire che a mio personale giudizio non è all'altezza del finale intimista della serie TV. Mi spiego.
Paradossalmente, pur essendo così "ultraterreno" e "biblico", il finale proposto da The End è molto più terra-terra di quello degli ep 25/26.
Si tratta, a mio modo di vedere, di un finale molto furbo, che mette sul piatto suggestioni molto "facili": The End mette alla prova lo "stomaco" dello spettatore, invece che la sua "anima". È, a mio modo di vedere, un modo facile per impressionare lo spettatore, che viene messo di fronte ad avvenimenti "reali" (nel senso che accadono realmente e fisicamente ai personagi) e non metafisici. Tra The End of e i 25/26, passa insomma la stessa differenza che può esserci tra un film horror e un thriller psicologico, non so se rendo l'idea.
Ma, soprattutto, The End spiattella la fine di Evangelion fatta e finita, non c'è scampo all'evidenza del giudizio universale, o possibilità alcuna di interpretazione della vicenda. Per carità, dicendo questo non voglio sminuire il valore del film, che è comunque notevolissimo.
Intendo semplicemente dire che tutti i simbolismi e le metafore che costellavano la serie TV, che ne erano il miglior pregio e che trovavano il loro perfetto coronamento nell'introspezione finale, vanno allegramente a farsi benedire, divenendo da carattere primario dell'opera un carattere secondario.
Nella serie TV la vicenda fantascientifica sembrava essere lo "zucchero che indorava la pillola" della metafora filosofica; con il nuovo finale l'introspezione filosofica dei personaggi da fine diventa mezzo, un mezzo per raggiungere una conclusione si spettacolare e sorprendente ma anche, ripeto, molto più "facile".
Sinceramente non so se mi sarei innamorato di Evangelion come è successo, se il finale fosse stato questo del The End of fin da subito.
Perchè erano proprio gli originari ep 25 e 26 a rendere un'opera speciale come Evangelion qualcosa di assolutamente indimenticabile, che lo rendevano insomma un capolavoro.
E per chiudere dirò pure che gli originari 25 e 26 spiegavano tutto quello che si vedeva nella serie TV, cosa che invece non fa The End of Evangelion.
Per esempio nel The End si perde il significato metaforico degli angeli senza che venga sostituito da una nuova spiegazione: cosa sono, e da dove vengono gli angeli? The End non lo spiega, i 25/26 originari, volendo ben vedere, invece si.
Insomma, The End of Evangelion è splendido, e riesce anche lui a comunicare le sue cose intime e filosofiche... ma a mio parere non solo non aggiunge niente al finale originario, ma anzi lo danneggia addirittura, non lasciando possibilità di scampo all'interpretazione personale dello spettatore.
La serie TV di Evangelion, con il suo finale originario, era (è) un capolavoro.
La serie TV di Evangelion, con il nuovo finale, è "solo" splendida.

 

<Prev . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Next>

 
 
 
 
 
   
     
© Matteo Bacchin