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- NEON GENESIS EVANGELION -
RECENSIONE SENZA SPOILER


Capolavoro. Parto col dire che paragonare l’anime ed il manga di Eva è un madornale errore. Sono due entità distinte, quasi due storie differenti, visto il livello di differenze nel trattare le parti più profonde del capolavoro di Hideaki Anno.
Parto dai disegni: li adoro. Pur essendo platealmente deformed (di solito, mi dà fastidio), hanno qualcosa che rende quelle tavole così “magiche” e profonde, che per me è impossibile non rimanere spesso quasi estasiato. Per me la vetta massima espressiva dello stile manga/deformed (Araki escluso) è raggiunta da Sadamoto con Evangelion. Tutto il resto secondo me sono figurine.
Pochi retini, molti tratteggi. A volte, con un’occhiata veloce, può sembrare grezzo, ma in realtà il livello di stilizzazione è altissimo e con quei pochi tratti, appunto quasi grezzi, il Maestro Sadamoto riesce a raccontare quello che non ti aspetti, un movimento, un’ombra, un’atmosfera.
Non so bene come e perché, ma spesso quando leggo Eva e le tavole di Sadamoto mi sembra di poter “respirare” dentro alle vignette.
Questa “sublime stilizzazione” la si coglie osservando attentamente i personaggi: anche se ad una prima occhiata possono sembrare i tipici mangapersonaggi, in realtà sono tutti molto diversi e carichi di espressività. Forse un appunto, tecnicamente parlando, lo si può muvere al Maestro Sadamoto: ogni tanto sembra che, mancandogli la voglia, svacchi qualche tavola.
La sceneggiatura è sicuramente il punto fermo di Eva, sia del manga che dell’anime. La profondità delle vicende narrate e dei personaggi è tale da esserne commossi. E, come accennato, la sceneggiatura del manga è diversissima dall’anime perché, pur mentenendo gli stessi capisaldi, aggiunge, taglia e mostra i fatti ed i sentimenti dei personaggi da angolazioni diverse. Pur essendo svantaggiato per un fatto puramente tecnico dovuto al supporto cartaceo, il manga si difende benissimo nei confronti dell’anime, trattando i temi filosofico-psicologici a volte anche meglio rispetto alla versione animata da cui deriva.
Sta proprio qui quello che rende Evangelion davvero speciale: per apprezzarlo fino in fondo bisogna darne un’interpretazione personale, ed è ciò che ha fatto Sadamoto. Ci sta facendo vedere come, secondo lui, è Evangelion.
Aspetto di veder concludere il manga per decidere qual’è la versione che preferisco.
Di sicuro è uno dei miei manga preferiti.

 

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© Matteo Bacchin